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Simbologia massonica


L'occhio onniveggente, occhio del "grande architetto" che secondo i massoni regola l'universo, rappresenta la verità.

Questo candelabro a 7 braccia, che nella cultura ebraica viene chiamato Menorah e in altre è chiamato anche Eptàchiro, sta a significare il desiderio di ricerca della verità. Sette braccia come sette sono i più importanti cicli vitali.

Il teschio e le due ossa incrociate, simbolo piratesco, ma anche proprio della massoneria, simboleggia la vittoria dello spirito sul corpo. Il teschio, come saggezza, conoscenza e spirito dell'uomo, sovrasta le due tibie incrociate e divide in quattro, cioè "squarta", il corpo.

La squadra e il compasso, i due simboli di categoria, qui nella variante con la lettera G all'interno che deriva dalla lettera greca "gamma" ( G) riportano nuovamente il concetto di dualità tra mente (compasso) e corpo (squadra).

Il Pentacolo, scoperto da Pitagora, numero e simbolo geometrico utilizzato per costruire, è rappresentato con cinque punte, cioè le cinque leggi dell'universo racchiuse nel cerchio, che rappresenta l'infinitezza dell'esistente.

La piramide e l'occhio onniveggente. Questo è uno dei simboli degli Illuminati. La piramide è una forma antica basata sul numero tre considerato sacro, mentre l'occhio trasmette il messaggio: l'occhio del Grande Architetto ti osserva ovunque.

Nomogramma o Stella di David, a 6 punte; è l'unione di due triangoli equilateri. Simbolo antico, è la sovrapposizione del 3 sul 3, ovvero, del Sacro per eccellenza.

Il labirinto rappresenta il viaggio di iniziazione dell'Apprendista che, ricalcando il percorso apparente del Sole fonte di vita e di luce, parte da occidente,entra nelle tenebre del settentrione,raggiunge l'oriente e poi fa ritorno a mezzogiorno

La croce ansata, derivata dal geroglifico egiziano ANKH, che nell'ermetismo egizio significa "chiave della vita" e simboleggia l'interazione tra lo spirito divino e il mondo umano, nonché l'unione dei due principi (spirito e materia) come fonte di generazione di tutto ciò che esiste. La denominazione "chiave della vita", oltre che un richiamo alla forma del simbolo stesso, sta ad indicare anche il significato escatologico del simbolo: l'ankh rappresenta infatti la vita eterna, grazie alla quale l'uomo riesce a superare la morte, per giungere alla rinascita.

Questo simbolo rappresenta l'infinito. Sebbene venga considerato un segno squisitamente matematico, la sua origine risale addirittura alla preistoria, essendo stato rintracciato su pitture rupestri, graffiti, persino ossa intagliate. Il suo significato esoterico esprime l'idea di un'esistere soggetto a un ciclo di rinascite e di reincarnazioni: i due cerchi rappresentano infatti la vita e la morte.

Questa è una delle tante versioni della ruota di Arianrhod, dea celtica.