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Le origini e il legame con l'Università

abbigliamentoLa presenza nell'antico Collegio Ghislieri di una stanza con alcune decorazioni, che richiamano simboli ed iconografie liberomuratorie nonché di figure allegoriche che sorreggono i tipici strumenti dell'operatività massonica (squadra, compasso,..) in uno dei magnifici saloni dell'ala settecentesca del castello di Belgioioso conducono alla suggestiva ipotesi della presenza in Pavia di una Loggia nel sec. XVIII. Di certo la Pavia del XVIII sec. fu residenza di numerose personalità, perlopiù legate al mondo accademico locale, di comprovata estrazione liberomuratoria. È questo il caso di Carlo GOLDONI. Ma al di là di ciò, è palese anche il contributo dato da massoni alla riforma dell'Ateneo pavese sotto il dominio austriaco. Nella prima metà del '700 Gerhard VAN SWIETEN, massone e medico personale di Maria Teresa d'Austria, favorì la crescita e lo sviluppo delle Università, che divennero statali, animò molti rami della formazione medica facendo costruire cliniche a Vienna, Budapest e Pavia.

Fu questo un periodo fulgido per l'Università. Vennero soppressi o ristretti gli antichi privilegi del vescovo e del collegio pavese dei giurisperiti nobili e questo portò all'elezione del Rettore da parte degli studenti. Giuseppe II, "amico" della Massoneria (del 1781 è il suo Editto di Tolleranza e nel 1785 accordò ai massoni "benvenuto, protezione e libertà"), ampliò e rimodernò l'Ospedale di S. Matteo, collegandolo strettamente con l'Università e obbligandolo a mantenere le cliniche medica e chirurgica di nuova fondazione.

Nel 1831 la Direzione Generale di Polizia di Milano rilevò, in Pavia, la presenza di una Loggia "non nota", ovvero di un'Officina senza alcuna denominazione conosciuta. L'interesse della pubblica sicurezza per una siffatta confraternita, pur tanto illustre per l'eccellenza dei suoi appartenenti, era dovuto non solo all'immutata ostilità dei governi verso la Libera Muratoria, ma, altresì, dal sempre più fondato sospetto di un pericoloso legame fra la Massoneria e quel rinnovato spirito di indipendenza nazionale, che, stimolato dalle vicende napoleoniche, andava serpeggiando in tutta la Penisola. La restaurazione del dominio austriaco sulla lombardia fece fiorire nuove organizzazioni di libero pensiero e di azione, di forte connotazione politica, in particolare la Carboneria.

Dunque, il senso di pericolo incombente sulle istituzioni non poteva non innescare un sempre maggiore e puntuale controllo, da parte delle autorità, verso quelle associazioni segrete che, come appunto la Libera Muratoria, propugnassero libertà di comportamento e di speculazione. Tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800 l'Università in Pavia visse un periodo burrascoso, rimanendo pur sempre il luogo culturalmente più vivido. Dopo Marengo, nel giugno 1800, l'Università fu riaperta e Napoleone, salutato restauratore dell'Università, provvide largamente ad essa ed ai docenti. L'epoca napoleonica fu per la Massoneria italiana, e lombarda in particolare, un periodo di grande risveglio e di rinnovato vigore. Il 5 marzo 1805 venne creato il Grande Oriente.

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